I Lagunable' sono nati sostanzialmente agli inizi dei '90 perché Gianese doveva smettere con i continui
allenamenti per le maratone, visto che sua moglie aspettava un figlio e richiedeva un minimo di attenzione.
Fu proprio la consorte a proporre un passatempo meno impegnativo, e lo iscrisse a un corso di musica.
Fu qui che il futuro cantante si incontrò con Schemmari (già allora discreto chitarrista), ed insieme proposero al saggio finale una versione alquanto "rimaneggiata" a due chitarre di un vecchio hit dei Creedence Clearwater Revival cioè "The Midnight Special", ridiventato per l'occasione "Sepoline in Tecia".
Subito dopo, sempre con le sole chitarre acustiche i due si presentarono al concorso mestrino per band
emergenti "Q13" e finirono inopinatamente in finale raccogliendo un caloroso sostegno del pubblico che
li indusse a domandarsi se non fosse il caso di tentare di esibirsi anche nei locali della zona.
Il primo vero concerto dei Lagunable' fu quindi tenuto al Fragile di Oriago nel dicembre del '90.
Le canzoni acustiche su una base decisamente blues erano cantate in dialetto e in italiano e continuamente
venate da una certa ironia che sarebbe poi diventata il marchio di fabbrica dei Lagunable'.
Fu questo il periodo in cui i Lagunable' furono anche notati dal management della
Barley Arts e
si esibirono al Rolling Stone di Milano, in apertura di un concerto di
Southside Johnny.
Dopo aver "inglobato" una terza chitarra principalmente solista con Zennaro prima e Marchetto poi, la band prese la decisione di evolversi in una dimensione "elettricamente" blues, senza rinunciare a certi tratti decisamente cabarettistici.
Furono "cooptati" Soragni alla batteria e dopo un po' Lazzarini al basso.
Le prove si svolgevano in una immensa casa abbandonata che nessuno voleva comprare perché alcuni dicevano fosse maledetta.
In effetti se ci si sporgeva un po' dal terrazzino, si poteva essere portati via da un TIR sulla adiacente A4, e sparire per sempre.
Dopo una serie di lusinghieri successi a manifestazioni "storiche" della zona "mestrepolitana"
(prima tra tutte fu Al Fresco, seguita da Sotto i Cieli del Mondo,
Village, Tam Tam) venne il momento di fare il primo salto di qualità e si passò alla produzione
di "Poeti Mestrepolitani" (1994).
L'attività ebbe successo grazie anche al lavoro svolto da Sandro Pizzin che da quel momento e per molti anni
svolse in pratica il ruolo di produttore artistico della band, sempre coinvolto in tutti i processi produttivi del gruppo fino al 2005.
Il disco fu prodotto con pochissimi mezzi a disposizione, grande entusiasmo, e con le idee musicali che
provenivano ancora dal periodo acustico originale della band. Il successo fu immediato, e ne fu venduto circa un migliaio
di copie, che per una produzione indipendente senza distributore era più che un miracolo.
Nel frattempo proseguiva l'attività concertistica in vaste zone del Veneto, la sala prove si era trasferita
in una sede più confortevole e si incominciò a lavorare sul secondo disco che stavolta aveva basi musicali
un po' più solide e variegate, grazie all'apporto di Marchetto e Pizzin.
Fu il disco del Puma, un'oltraggiosa cantilena blues che è ignominiosamente diventata la canzone
più richiesta ai concerti.
Fu anche il disco del Canaro, del rock di Schéi, dei primi riferimenti
Zappiani, fu una specie di Hellzapoppin', e fu un disco inciso relativamente meglio anche tecnicamente.
Ci furono nel frattempo alcuni avvicendamenti al basso con Preguerra e
Salvadego e alla chitarra ritmica con Sambo. Quest'ultimo diventerà progressivamente il punto di
riferimento dei Lagunable' dal punto di vista strettamente musicale e collaborerà fattivamente
a "Fondamentalmente" (2001).
Il disco, se da una parte è ancora caratterizzato da un'impronta vagamente zappiana di provenienza pizziniana,
d'altro canto mostra le grandi possibilità di nuove tecniche di registrazione digitali che vengono esaltate
dal lavoro di studio di Davide Tagliapietra che fa incidere il terzo della band nel suo studio.
Il disco è bello, vario e suona bene. Purtroppo di pari passo evolvono anche le tecniche di duplicazione dei
CD, e si vendono sempre meno copie, sebbene ne "girino" sempre di più, ma questa è un'altra storia...
Dall'uscita di "Fondamentalmente" in poi si assiste al consolidamento della formazione con le entrate
di Moro alle percussioni, la batteria affidata a Moruzzi, e la chitarra solista di
Bon.
Si è quindi lavorato lungamente per arrivare a questo "Uniti come Palla e Racchetta", che è stato il
lavoro più corale svolto dalla band.
L'attività di registrazione è stata seguita da Andrea Giannone che ci ha messo molto del suo per migliorare
ancor di più le tracce dell'album.
Nel frattempo si è anche aperto il canale telematico con il dominio mestrepolitano www.lagunable.it.
E, come si dice That's All Folks! (??)
Giampaolo Gianese, voce, armonica, testi.
Claudio Bon, chitarre, musiche.
Massimo Sambo, chitarre, mandolino,musiche.
Giorgio Salvadego, basso.
Ermanno Moro, percussioni, chitarra, cori.
Enrico Fabris, batteria.
Elio Schemmari. chitarre
Marco Zennaro, chitarre
Roberto Marchetto, chitarre
Mattia Soragni, batteria
Franco Moruzzi, batteria.
Alberto Bello, batteria.
Daniele Lazzarini, basso
Enrico Preguerra, basso
Ai Fiati: Ferruccio Toffoletto, Lorenzo Bellini, Danilo Scaggiante, Giampaolo Mennella
Rai1, Rai3, Cinquestelle, TV locali
RadioRai, Radio private.
CD Poeti Mestrepolitani
CD Schéi e paura? Mai ‘vùi!
CD Fondamentalmente
CD Uniti come palla e racchetta
CD Baby Rock ’91
CD Vùdstoc
CD Unmatched absolutely five & sex (tributo a Frank Zappa)
CD Mai più senzafissadimora
CD Marghera Village compilation 2007