Segno zodiacale cinese: Maiale (e ti pareva…), ascendente Cinghiale (elemento Metallo)
Segno zodiacale normale: Capricorno, ascendente Cancro (pare, ma le opinioni divergono…)
Nato a Mestre il 20.01.1960 (lo stesso giorno in cui si insediano i Presidenti degli Stati Uniti d’America
e compiva gli anni Federico Fellini, tra l’altro).
Le cose per lui si mettono subito male, a quattro anni invece di giocare per strada nella estrema periferia di Mestre
degli anni ’60 (I Quattro Cantoni… che adesso se non sono ZTL poco ci manca) con sassi, fionde, palloni SuperTele e
biciclette scassate, resta fulminato da un servizio alla televisione relativo ad un quartetto di giovinotti
inglesi che apparentemente stregavano le folle di mezzo mondo attirando torme di ragazzine urlanti e adoranti.
Dopo aver rotto le palle per un bel po’ i genitori gli regalano una fonovaligia Geloso e due 45 giri Parlophone dei
Beatles e ossessiona un’intero condominio con quelle quattro canzoni suonate a palla (arriveranno anche ad offrire
ingenti – per l’epoca – somme di denaro ai suoi genitori pur di far azzittire la fonovaligia di cui sopra).
Qualche anno dopo verrà messo in castigo per una settimana per aver chiesto per Natale il 45 giri dei Nomadi “Dio è morto”.
I genitori provano a blandirlo con racchette da tennis, completini tirolesi in pelle ed abbigliamenti ufficiali dell’Inter
(una delle due cose, assieme ai treni veri ed in miniatura, che sembrano distrarlo dal periglioso mondo delle sette note),
ma il risultato lo vedete qui a fianco. Usa le racchette da tennis come chitarre…
Giunto in qualche modo alle medie inferiori, scopre che non gli piacciono i motorini, gli piacciono le ragazze,
ma che senza motorino è dura con loro, e quindi la chitarra resta l’unica opzione che dia speranze.
Si rinchiude in camera e si insegna da solo l’uso dello strumento a sei corde dopo aver capito che la batteria non fa per lui.
Ma qui arriva l’ennesimo colpo di scena.
Mentre tenta di mettere su un gruppo con un paio di compagni di classe (il più classico dei power trio anni
’70 italiani, due chitarre e bonghi), il fratello maggiore di uno di questi gli strappa dalla fonovaligia (sempre quella…)
“Fireball” dei Deep Purple e gli presta “Close To The Edge” degli
Yes. Due settimane dopo scopre “Thirty Seconds Over Winterland” dei
Jefferson Airplane.
Non sarà più lo stesso.
Il basso elettrico sarà il suo strumento.
Abbandona la chitarra e si getta anima e corpo sulle quattro corde, e nel 1974 forma il suo primo vero gruppo
Il Fiore di Metallo con il quale suona quelle che si adesso si chiamano cover dei Deep Purple,
Pink Floyd, Led Zeppelin e Genesis.
Come se non bastasse, scopre le radio private ed esordisce nella fascia pomeridiana di Radio Gabbiano e Radio Serenissima,
allora agli albori, con una programmazione di rock americano e inglese a 360°.
Attraverso queste trasmissioni, nel 1978, conosce
Alessandro Pizzin il quale lo coinvolge assieme all’attuale batterista dei Lagunable’ Franco Moruzzi e ad
Alex Masi alla fondazione dei
Ruins con la quale
affronta le prime vere esperienze nel mondo delle sette note con questa formazione di prog-rock di assoluta avanguardia.
Dopo un paio di cambi di line-up esce dai Ruins e termina la prima parte della sua carriera musicale nel
Living Sin, e per un breve periodo nella formazione primigenia dei
Quanah Parker.
Nel 1983 scopre il Football Americano, nel quale farà nell’ambito delle squadre di Venezia di tutto:
giocatore, statistico, speaker, dirigente, allenatore. Prende il patentino di allenatore e farà esperienza
anche nel Campionato Austriaco con la squadra di Trieste.
Non abbandona del tutto la musica, però, dato che viene coinvolto nella fondazione del
Debra Kadabra il centro Studi dedicato alla vita e
alle opere del grande compositore americano Frank Zappa.
Nell’agosto del 1999 assiste assieme agli amici del Debra Kadabra ad un concerto dei Lagunable’
al Marghera Village, nel corso del quale traduce al volo dal dialetto all’italiano i testi di
Giampaolo Gianese ad uso e consumo dei “foresti” presenti.
Un mese dopo riceve una telefonata dall’adesso ex-chitarrista della band Roberto “Marquiño” Marchetto
che gli offre il posto di bassista. Dopo 17 anni di inattività essere presi in considerazione è
proprio un bel colpo (oppure i Lagunable’ erano semplicemente arrivati al fondo della lista e non
sapevano più chi chiamare…) e ad ottobre 1999 esordisce ufficialmente nella banda del quale diventerà
il bassista più longevo della formazione.
Nel 2001 parteciperà anche al progetto I Fratelli di Mascia con i quali registrerà il brano
“Grand Wazoo” per la compilation spagnola dedicata a Frank Zappa “Unmatched, volume Five and Sex”.
Appassionato giocatore di backgammon (ha anche fondato nel 1987 il Backgammon Club Venezia),
ha anche una notevole collezione di giochi da tavolo dedicati alle Simulazioni Sportive da Tavolo
(TableTop-Sports Games) con i quali gioca regolarmente ad hockey su ghiaccio con i suoi amici canadesi ed americani.
Ha riscoperto il wrestling, del quale ha oltre una decina di giochi da tavolo differenti al riguardo,
e di recente, durante un house-show a Firenze della WWE
si è… mandato a quel paese (reciprocamente) con Renée Dupree a bordo ring…
E’ il Presidente di Tempus Fugit The Italian YES Appreciation Society,
il Fans Club italiano dedicato a questa storica band inglese.